MUSEO DELLA FISICA

Museo della Fisica del Liceo Scientifico “A.Diaz” di Caserta

Chi è del Diaz lo è per sempre! Così  recita il nostro motto.

Esso nasce da una profonda motivazione: il nostro istituto ha sempre ritenuto fondamentale legare il proprio passato al presente in vista di un futuro migliore. Gli allievi si sono sempre sentiti parte di una comunità il cui senso di appartenenza si coniuga al nostro territorio. Questo profondo legame con le nostre radici culturali e la consapevolezza  della presenza , all’interno del laboratorio di fisica, di strumenti d’epoca ha spinto un gruppo di allievi coadiuvati dalle loro docenti di fisica a costruire un ponte tra passato e presente recuperando e ripristinando il ricco patrimonio storico del nostro istituto; è nato così il progetto “Museo della Fisica”.   La fase operativa si è articolata in momenti differenti: dall’individuazione dello strumento alla formazione di gruppi di lavoro che si sono occupati di ricerca, catalogazione e restauro. Il contatto diretto, con ogni singolo strumento, ha consentito agli allievi di sperimentare e verificare le leggi della meccanica, dell’ottica, dell elettromagnetismo e dell’acustica. Essi hanno ricostruito la storia di ogni strumento ripercorrendo il cammino della fisica, da quella classica a quella moderna. Un lungo viaggio dal sistema fisico-filosofico di Aristotele attraverso Galilei, Newton fino ad Ampere, Faraday e Maxwell cogliendo anche il contributo italiano (Volta Marconi). Gli allievi hanno potenziato così le loro conoscenze storiche, le competenze logico-matematiche , nonchè le capacità critiche.                                                                           

 Infine con impegno lodevole e una pazienza certosina hanno operato direttamente su ogni strumento, eliminando le incrostazioni dalle parti metalliche e sanificando le parti in legno per riportarle all’antico splendore.  

Il risultato è andato ben oltre ogni possibile previsione;  sono stati recuperati, catalogati e restaurati circa 70 strumenti datati tra la fine dell’‘800 e la prima metà  del ‘900 che faranno bella mostra nel “Museo della Fisica “del liceo scientifico Diaz di Caserta

Il Preside afferma…..

“Sin dal primo giorno della mia esperienza di Dirigente alla guida del “Diaz” ho inteso potenziare la didattica delle Scienze e declinare l’innovazione nel senso del recupero e della valorizzazione della tradizione di questo prestigioso liceo scientifico.

Il progetto del Museo della Fisica nasce, dunque, dall’esigenza di ripristinare e restaurare il patrimonio di apparecchiature e strumenti indispensabili per le lezioni di Fisica, che si è andato arricchendo negli anni, per poi conferire un nuovo e più completo assetto ai vari laboratori, oggi, tutti funzionanti e, soprattutto, frequentati con regolarità dagli studenti.

Condurre i giovani alla conoscenza scientifica varcando le frontiere dell’umanesimo scientifico  significa  conquistare, nella dimensione laboratoriale, quel “cogitamus” che, come afferma Latour, è il pensare e l’agire collettivo, il superamento della sfera individuale per divenire “consapevolmente” parte di un tutto in continua ed incessante evoluzione  e  che risponde alle emergenti istanze educative della contemporaneità.

Il “fare scuola”, che coincide con “l’essere scuola”, questo il senso in cui va coniugata la conoscenza, scientifica ed umanistica, senza confini e senza separazioni, in una sincronia armonica  e con una sensibilità etica che può e deve essere il fondamento della formazione del cittadino.

Il progetto del Museo della Fisica ha consentito il recupero e il restauro di macchine e strumenti di interesse storico e scientifico, che saranno esposti al pubblico, ma ha, soprattutto, offerto agli studenti l’opportunità di comprendere che lavorare insieme  perseguendo un obiettivo comune conduce al successo e alla crescita individuale.

Il lavoro ha richiesto tempo, attenzione e pazienza; sento dunque il dovere di ringraziare per il loro notevole impegno le docenti di Fisica, Bruna Spadea e Mariella Buono, affiancate dalla docente di Filosofia e Storia, Giulia Isotti e, naturalmente, gli alunni delle quinte C e H che con entusiasmo e interesse hanno contribuito al buon esito del progetto.”

il Dirigente scolastico

Luigi Suppa

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