EQUINOZIO DELLA LEGALITA’

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CASERTA. Liceo Diaz, partita di basket tra studenti e Magistrati nel nome delle regole e della socializzazione fondata sul reciproco rispetto

I sostituto Procuratore Giacomo Urbano: “Sono questi i valori attraverso cui si possono combattere, o meglio, prevenire le diverse forme di illegalità

CASERTA. Una giornata particolare quella di sabato 21 marzo per il Liceo Scientifico Diaz che incontrerà i Magistrati del Tribunale di Santa Maria C.V., un incontro speciale che vedrà scendere in campo la squadra dei magistrati per sfidare gli alunni del Diaz in una partita di basket. ‘Il senso dell’incontro di sabato è quello di veicolare, attraverso il connubio con il basket,   un’immagine positiva di valori essenziali e spesso trascurati come il rispetto delle regole e del vivere insieme, la cui diffusione è valido mezzo sia per fronteggiare tutte le forme di illegalità che fanno del parassitismo e della negazione dei diritti la loro bandiera, sia per favorire e consolidare la base di ogni forma di vita associata politica, economica  e quindi anche scolastica.- ha spiegato il Procuratore Giacomo Urbano-Tutto ciò in un modo leggero, lieve, senza prolusioni e anatemi, senza pompa magna e baldacchini, senza gemelli e cravattoni, ma in pantaloncini e canotta, in modo sobrio, diretto e informale, rispondendo agli interrogativi ed ai quesiti dei ragazzi con in mano una palla a spicchi al posto di codici e pandette. Su un parquet e non su una cattedra a spiegare che rispettare le regole va oltre il timore del castigo e che semplicemente ed al di là di tutto, conviene.  E rende liberi. Una partita di basket è impegno, abilità, rispetto dell’avversario, benessere psicofisico, grande divertimento e gioco. Ecco che allora si deve provare a unire il gioco ed il rispetto delle regole. Ed a Caserta il gioco è la pallacanestro. Ci si deve provare.  Perché, senza retorica, ognuno nel suo piccolo ha dei doveri. E noi tra quelli.’

Nel POF del Diaz la promozione di una cittadinanza attiva e consapevole è una delle linee guida e certamente il linguaggio dello sport è vicino ai giovani. ‘ Noi miriamo ad una formazione completa– afferma il Preside Luigi Suppa- i nostri ragazzi si distinguono nelle gare culturali e in quelle sportive, la loro vivacità è il frutto di un dialogo educativo aperto al confronto e ispirato ad una didattica che sa coniugare innovazione e tradizione e che, soprattutto, sa guardare ai cittadini di domani. Del resto se  tante famiglie hanno scelto di affidare a noi i loro figli e  non solo nel momento delle iscrizioni, ma anche durante l’anno , è testimonianza che la città ha compreso il nostro impegno ed apprezza il nuovo corso del Diaz.’

In effetti , quest’anno il primato delle iscrizioni va  al Diaz che con il solo indirizzo scientifico, è stato il più gettonato dalle famiglie e dai ragazzi che vogliono vivere questa appartenenza alla scuola più prestigiosa del territorio. E così, dopo un anno denso di successi si chiude sabato un mese  di marzo dopo  la vincita del Concorso “UN GIORNO AL MUSEO   in cui l’alunno Raffaele Minichini [ 4D ] ha sbaragliato i partecipanti di altri licei e  l’affermazione di Tommaso Fiorillo [4 C] alle Olimpiadfi di Fisica.

 “Un’altra attività, sempre legata alla legalità– afferma il Preside Suppaè il Laboratorio di scrittura creativa“,con lo scrittore e sceneggiatore di tanti lavori tra cui Gomorra, Maurizio Braucci, un percorso  finalizzato a promuovere la capacità di integrare saperi diversi al fine di favorire l’espressione di un pensiero complesso ed a facilitare le tecniche di decodifica anche di messaggi ingannevoli come la pubblicità e vorrei , inoltre segnalare l’imminente uscita del libro scritto dai nostri alunni Consapevoli di non discriminare’’

 Insomma, il 21 marzo   la partita Magistrati- alunni chiude  un percorso articolato su più livelli e tutto volto alla legalità che segue la riflessione con cineforum che si terrà all’interno del Liceo giovedì 19 per commemorare don Giuseppe Diana.

Sarà divertente leggere la cronaca sportiva dell’incontro di basket con i nomi dei giocatori, perché, come ha giustamente affermato il Procuratore Urbano -‘“Giocare” per educare o “educando” con il gioco, è un modo diverso di continuare a fare il nostro mestiere di operatori del diritto, non dentro ma fuori dalle aule di giustizia e magari per evitare che in quelle aule mai si arrivi perché c’è sempre un modo altro per fare quello che è sempre stato fatto-.

Precederà l’incontro, dopo un saluto del Preside, un   intervento del Procuratore Giacomo Urbano e dell’avvocato Gennaro Iannotti ai quali va la gratitudine del Diaz per il loro impegno civile a sostegno dei giovani.

S.M.

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