LABORATORIO TEATRALE DEL PROF. ANGELO MAIELLO

Rappresentazione teatrale presso la Sala Fasti Farnesiani della Reggia di Caserta

 

Canto V

“Amor, ch’a nullo amato amor perdona”

11 giugno 2017

 

 

BIS ALL’ESTERNO

 

NOTTE EUROPEA DEI MUSEI- IL DIAZ UNICA SCUOLA PRESENTE

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Il teatro dei ragazzi del Diaz incanta la notte della Reggia

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CASERTA – Ai piedi dello scalone della Reggia è nata la speranza… Lassamme fa’ a Dio per la regia di Angelo Maiello. Un folto silenzioso pubblico di turisti, ieri sera 21 maggio, dalle 19,30 alle 21,30, ha applaudito il lavoro del laboratorio teatrale del Liceo Scientifico Diaz che ha dato vita ad uno spettacolo, anzi ad una suggestione creata dal regista Maiello, professore di filosofia nonché autore impegnato, da sempre, nella sperimentazione teatrale a Napoli, molto caro ai suoi allievi-attori dei cui, oggi, alcuni impegnati con successo nel mondo dello spettacolo. E sono le parole del prof-regista a descrivere efficacemente il lavoro teatrale realizzato su un testo poetico di Salvatore Di Giacomo – “Un groviglio di corpi anima un sogno di speranza, illuminato dal debole luccichio di poche candele” ha spiegato Angelo Maiello. “Sono le voci più deboli di Napoli che da sempre resistono, miracolosamente. Come un coro greco pungolano le nostre vite invitandoci a specchiarci in esse. Un canto alla vita che nasce, alla Città Madre che ci sorride, sorprendentemente”.
Impegnati nel laboratorio e nello spettacolo gli alunni Vincenzo Amoroso, Iolanda De Rosa, Giulia Esposito, Yuliya Furiv, Roberta Giannini, Francesca Ianniello, Nicola Iannotta, Aurora Leone, Giuseppe Melone, Mario Meo, Antonio Merola, Guido Mesolella, Valentina Migliore, Fabrizio Pisani, Carlo Rubinacci, Fabiana Solono. Per la regia la docente Giada Vadalà ha coadiuvato Angelo Maiello, mentre i docenti Elio Mungivera e Anna Ventriglia hanno curato, rispettivamente, la scenografica con le foto di scena e la grafica.
”Sono sperimentazioni che conducono all’amore per la letteratura ed il teatro – ha affermato il dirigente scolastico, ingegnere Luigi Suppa – mettere in piedi uno spettacolo oltre alla conoscenza del testo e all’attualizzazione carica di transfert che è stata realizzata, significa anche portare a termine un progetto con ruoli e compiti precisi nonché sperimentare la sinergia e questo educa i ragazzi alle regole e alla valorizzazione dei ruoli e delle competenze. Un’azione di educazione alla legalità che va oltre lo spettacolo”.
Una suggestione, quella di ieri sera, resa possibile dalla sinergia con la Reggia di Caserta e con il direttore Mauro Felicori che ha apprezzato l’impegno in più progetti e attività del Liceo Scientifico Diaz. Come la magia di voci lontane e vicine andata in scena ieri sera, un’ironia triste e vera, una malinconica nostalgia per un’umanità fragile che accompagna la rinascita quasi miracolosa di una vita, di una madre che diventa la metafora della speranza.

S. M.