Parte al Diaz il quarto anno della Rete di Scuole per la Legalità.
Per l’itinerario formativo “Cultura e Legalità” al liceo Diaz, primo incontro della rete di scuole per la Legalità voluta dal Dirigente Luigi Suppa e nata grazie anche alla collaborazione dei Dirigenti delle scuole del territorio. Quest’anno il percorso, che è al suo quarto anno, è “ Educazione al vivere civile: insieme per arginare i fenomeni sociali di devianza giovanile”.
Ad introdurre i lavori il Dirigente Scolastico del Diaz, Ing. Luigi Suppa che ha evidenziato la finalità formativa dell’itinerario di legalità “L’azione di sistema che si snoderà per tutto l’anno scolastico tende a prevenire i fenomeni negativi legati all’uso di mezzi e modalità che, spesso, portano a comportamenti lesivi della dignità personale, dall’uso improprio dei social network all’utilizzo di alcool per finire al mercato della contraffazione . FARE LEGALITÀ significa migliorare ciascuno per tutti e tutti per ciascuno. Al Diaz crediamo nelle azioni formative costanti e continue trasversali che, insieme alle lezioni curriculari- ha concluso Suppa– offrono possibilità concrete di formulazione di proposte operative alle Istituzioni territoriali e non solo. “.
Un percorso formativo che si articola in incontri con esperti e rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell”Ordine, una sinergia delle Scuole del territorio, di I e II grado, per la Legalità.
Una platea di studenti attivi e partecipativi che ha animato un question time sulle problematiche derivanti dall’uso improprio dei social e della degenerazione nel cyber–bullismo, ma anche dello stolking inteso come continua ingiuria e diffamazione. A rispondere il Sovrintendente capo coordinatore della Polizia Postale, Dott. Giovanni Berriola e lo psicologo, Dott. Elpidio Cecere.
Affrontare il problema nell’ottica della sicurezza ha reso possibile comprendere che tutto ciò che si pubblica in rete resta conservato dal web e non è possibile rimuoverlo del tutto, ma è possibile in ogni caso, rintracciare il responsabile. Il cyber-bullismo non è ancora normato come reato ma rientra nella categorie di reati previsti dal codice penali come violenza personale insieme allo stalking e all’ingiuria, alla diffamazione nonché al comportamento minatorio. Successivamente Dott. Giovanni Berriola ha illustrato alcuni metodi per combattere questo fenomeno sia mediante la denuncia diretta alla polizia postale sia autonomamente con il tentativo di ‘disarmare’ il cyber-bullo adottando tecniche previste sia dai dispositivi sia dai social. Il disagio e il comportamento aggressivo sono facce della stessa medaglia e lo psicologo Elpidio Cecere ha chiarito ai ragazzi alcuni comportamenti bordeline e i segnali che possono anticipare un comportamento che va inquadrato nel bullismo nelle sue varie forme sino al cyber-bullismo e alla scelta della “vittima”.
Presenti all’incontro gli alunni delle scuole medie”Vanvitelli“, “Alighieri“, “Giannone” e dell’ITS “Buonarroti” e del Liceo Scientifico Diaz sede centrale e sede staccata di San Nicola La Strada.
A conclusione dell’incontro la prof.ssa Matilde Pontillo, referente del progetto, ha comunicato il calendario delle attività che prevede il prossimo incontro entro la fine di ottobre.