Nell’ambito degli incontri di Alternanza Scuola-Lavoro con l’Ordine degli Avvocati di S. Maria Capua Vetere, ”Sensibilizzare alle regole per il Bene comune” gli studenti della classe 3B hanno avuto l’opportunità di riflettere sulle premesse e sui significati storico-giuridici della Strage di Capaci in cui, 27 anni fa, persero la vita il Magistrato Giovanni Falcone, sua moglie, Francesca Morvillo e la sua scorta, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro. I passaggi storici, curati dalla Referente-tutor interno, Prof.ssa Matilde Pontillo, hanno offerto gli spunti culturali agli Avvocati Referenti esterni, Avv.Maria Conforti e Avv. Renato Gravante, che si sono soffermati sulle questioni di legalità per le quali il Giudice Falcone, insieme al Giudice Borsellino (ucciso dopo qualche mese), stava lavorando ai fini del contrasto alla mafia, ramificata in tutti i settori della società civile.
Queste le considerazioni dei ragazzi a termine dell’incontro
Uno degli obiettivi dell’attentato a Falcone del 23 maggio 1992, è stato quello di imporre l’idea che la mafia fosse più forte dello Stato, tanto da annientarlo in uno dei suoi simboli di legalità e giustizia. Ragionando su quanto coraggio, competenza, determinazione, sapienza e senso di cristianità hanno animato Giovanni Falcone fino al sacrificio della vita, sono emerse le seguenti riflessioni:
– pur avendo esempi positivi, in famiglia e nella scuola, a volte, non è sempre facile comportarci secondo giustizia, ad esempio rispettando il compagno di classe, le persone o le cose che sono intorno a noi;
–direttamente o indirettamente viviamo tanti casi di supponenza, arroganza e irregolarità, corruzione per il potere ideoleogico, economico e politico , da qui il passo verso il silenzio, che può diventare omertà e illegalità, non è poi così difficile….;
– non è sempre facile comportarci ogni giorno secondo giustizia, a cominciare dalle piccole cose, da quanto detto/fatto o non fatto….da quanto poter dire o poter fare …
L’attentato a FALCONE non può che dare a noi giovani del XXI secolo la speranza e la forza per un reale miglioramento. L’unico modo per ESSERCI è la forza della ragione che ci dà la VITA onesta attraverso l’AZIONE libera, limitata dalle regole. Modificare il pensiero e l’azione di indifferenza, nel ricordo di Giovanni Falcone, si può e si DEVE